Presso gli Assiri-Babilonesi
il “se-bar-bi-sag” era una bevanda tanto nobile da essere
considerata anche purificatrice del corpo e quindi in grado di elevare
lo spirito. Si narra infatti che l’inviato degli dei in Babilonia
per contrastare la tirannia di Gilgamesh, re di Uruk, fosse una
creatura primitiva, cresciuta a contatto degli spiriti della natura,
e che per aprire la sua coscienza alle potenzialità della
vita tra gli esseri umani ed iniziarlo al suo compito tra di essi.
“Egli bevve della se-bar-bi-sag
ne bevve sette volte
il suo spirito si sciolse
egli parlò ad alta voce
il suo corpo si riempì di benessere
il suo voltò si illuminò…”
In questo caso i “fumi” dell’alcool furono alquanto
benefici…
In seguito si svolse la lotta tutta spirituale e morale tra i due
personaggi che si concluse con la vittoria dell’equilibrio
tra il bene ed il male, quindi con la comprensione, da parte di
Gilgamesh, delle sue manchevolezze.
Sono molte le storie o leggende giunte sino a noi riguardanti le
vite e le avventure di dei o re di Babilonia nelle quali la birra
ha un ruolo di primo piano. Si narra che addirittura il dio solare
abbia festeggiato con abbondanti libagioni di birra la sua vittoria
sulle tenebre e, di conseguenza, la nascita della vita sulla terra.
A noi occidentali abituati a valutare ogni cosa sotto l’aspetto
utilitaristico potrebbe sembrare una antichissima pubblicità
della birra.
Occorre dire però che anche la vita di molti re babilonesi
di cui la storia ci ha tramandato le gesta racconta dei festeggiamenti
a base di “se-bar-bi-sag”. Si racconta che il famoso
re babilonese Nabucodonosor tra le sue prodezze alla guida del paese
vantasse anche quella di grande conquistatore che si stancava spesso
e in modo “definitivo” delle sue amanti che venivano
regolarmente e allegramente annegate in una enorme vasca piena di
“se-bar-bi-sag”.
Gli scavi archeologici hanno portato alla luce innumerevoli testimonianze
della vita presso le popolazioni sumeriche e attraverso le decorazioni
di vasi , anfore e tavolette cuneiformi abbiamo potuto capire le
loro abitudini e il ruolo che questa bevanda, antenata della nostra
birra, rivestiva.
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